"Sono in corso le procedure di consegna delle aree
demaniali marittime da parte della Capitaneria di Porto di Roma". Questa,
dopo più di 4 mesi, la risposta dell'Assessore Regionale all'Ambiente, Mattei,
all'interrogazione urgente del Consigliere C. Lucherini (PD) sui lavori della
scogliera a mare per la messa in sicurezza dell'Idroscalo di Ostia. Quindi,
dopo la denuncia nei confronti del Sindaco Alemanno, per non aver ancora
realizzato la difesa a fiume come richiesto dall'ordinanza n.43 del 17 febbraio
2010, e dopo l'impegno preso dall'Assessore ai LL.PP. del XIII Municipio, A.
Olive, per evitare gli allagamenti da acque meteoriche dovute al Porto di
Ostia, l'abitato dell'Idroscalo attende ancora il dragaggio della foce del
Tevere. L'insabbiamento della foce, in concomitanza di forti venti da maestrale
e piena del fiume, crea infatti un pericolo di esondazione del Tevere nei mesi
invernali, insabbiamento di cui nessuno sembra ricordarsi se non quando il
livello del fiume alla foce diventa così basso da impedire l'uscita dei
natanti. Far navigare le barche a vela è dunque più importante che garantire
l'incolumità dei residenti dell'Idroscalo.
L'ARDIS (Agenzia Regionale per la Difesa del Suolo) non è
però la sola che non interviene con regolarità ad effettuare il dragaggio del
fiume, ma anche la
Protezione Civile. Infatti l'Ordinanza della Presidenza del
Consiglio dei Ministri (OPCM) n.3734 del 16 gennaio 2009 prevedeva di
ripristinare con urgenza la pulizia, la bonifica, la funzionalità idraulica
dell'alveo e delle aree di competenza fluviale, nel tratto del Tevere compreso
tra Castel Giubileo e la foce per la sua messa in sicurezza. Per raggiungere lo
scopo era addirittura prevista la rimozione e delocalizzazione di insediamenti
abusivi e precari, galleggianti, natanti o imbarcazioni non autorizzate con
tanto di finanziamenti. Dopo 2 anni nulla è stato fatto, ma il 28 gennaio 2011
(con OPCM n.3920) è stato deciso di prorogare al 31 dicembre 2011 il termine
per completare le opere previste e mai realizzate. Solo che un mese dopo, colpo
di scena: con l’OPCM n. 3925 del 23 febbraio 2011 è stata abrogata tale
proroga, lasciando il Tevere nello stato di completo abbandono iniziale, mentre
nello stesso giorno il Sindaco Alemanno, agli Stati Generali, dichiarava che il “recupero
del Tevere è asse vitale della Città”. Dunque, mentre il Sindaco non si
interessa della incolumità degli abitanti dell’Idroscalo, il 25 marzo è
stato varato il motoryacht planante di 35 metri Canados 116, del cantiere navale
confinante con l'abitato dell'Idroscalo, che ha chiesto e ottenuto l'autorizzazione
ad eseguire lavori di dragaggio dei fondali dello specchio acqueo antistante
l’area in concessione al cantiere (ordinanza N.018/2011T della Capitaneria di
Porto di Roma). Ci domandiamo se siano stati spesi soldi pubblici. Sarebbe
davvero il colmo.